sabato 22 gennaio 2011

Le istituzioni ancora dominanti, bruscamente invecchiate come i dinosauri di un tempo, si rifugiano nella droga dello spettacolo. Pane, certo, economia, potere d'acquisto, disoccupazione... pane, certo, ma soprattutto giochi, per far dimenticare il pane: giochi televisivi, radiofonici, sportivi o elettorali. Assistiamo, desolati, alla distribuzione continua della droga degli spettacoli di tutti i generi. Occidentale, tossicomane.
Credere, infatti, che una società non viva che di pane e di giochi, di economia e di spettacolo, di potere d'acquisto e di media, di banche e di televisioni, come facciamo noi oggi, costituisce un tale controsenso nel funzionamento reale di ogni collettività che questa scelta esclusiva, erronea, la precipita verso la sua fine pura e semplice [...]. Non dico che l'economia sia marginale; essa rimane centrale, ma credere alla sua sola potenza, ornata dall'aura cosmetica della rappresentazione ci condurrebbe all'estinzione.
Michel Serres, Tempi di crisi

Nessun commento: