mercoledì 8 giugno 2011

Adesso tutto quel mondo di entusiasmi è stretto nell'imbuto di questi maledetti happy hour.               Quello che odio della gentaglia che si assiepa sui Navigli e in posti simili è che sono orribilmente brutti. Io non perdono la bruttezza morale, che inevitabilmente diventa fisica. Facce scontente, logorate dagli aperitivi, straniere da copertina taccate e scarnificate, boria inutile, inservibile, ovunque regno dello sguardo cool - ma vaffancool! Vaffancool! Le ragazze che prendono un'aria infastidita prima ancora che tu le guardi, perché devono fingere di aver già fatto tre volte il giro del mondo e di essersi molto annoiate, e forse è pure vero, peggio per loro. Lo sguardo di chi ha consumato invano i continenti e non ha capito una cazzo, la noia come una bestemmia. Hanno avuto il cielo di Dante e di Gagarin, ma erano troppo occupati  con gli sms. Gli sarebbe bastato guardare nel cortile sotto casa, ma non avevano occhi per guardare. Gli sarebbe bastato ascoltarsi la pancia, non dico l'anima perché sarebbe troppo, ma avevano l'iPod. Sono nati male e moriranno peggio.
Raul Montanari, L'esordiente

giovedì 28 aprile 2011

Gli uomini

Io sono il pellegrino
dell'Isola di Pasqua, il cavaliere
strano, a bussare vengo alle porte del silenzio:
uno in più di quelli che porta l'aria
saltando in un volo tutto il mare:
son qui, come gli altri pesanti pellegrini
che in inglese allattano e innalzano rovine:
egregi commensali del turismo, uguali a Simbad
e a Colombo, senza altra scoperta
che il conto del bar.


domenica 27 marzo 2011

Something Big - Jim O'Rourke

Like a grain of sand 
That wants to be 
A rolling stone 
I want to be the man 
I’m not, 
And have the things 
I really haven’t got 
And that’s a lot 

giovedì 17 marzo 2011

Vento e Bandiere




La folata che alzò l'amaro aroma
del mare alle spirali delle valli,
e t'investì, ti scompigliò la chioma,
groviglio breve contro il cielo pallido;

martedì 8 marzo 2011

8 Marzo

Bevi, diceva colei che
Si era chinata
Quando lui piangeva, fiducioso,
Dopo la sua caduta.

Bevi, e che apra la tua mano
Il mio vestito rosso,
Che acconsenta la tua bocca
Alla sua buona febbre.

Del tuo male quasi più
Nulla ti brucia,
Bevi a quest'acqua, che è
Lo spirito che sogna.

(Yves Bonnefoy, Che questo mondo rimanga!, VI)

sabato 22 gennaio 2011

Le istituzioni ancora dominanti, bruscamente invecchiate come i dinosauri di un tempo, si rifugiano nella droga dello spettacolo. Pane, certo, economia, potere d'acquisto, disoccupazione... pane, certo, ma soprattutto giochi, per far dimenticare il pane: giochi televisivi, radiofonici, sportivi o elettorali. Assistiamo, desolati, alla distribuzione continua della droga degli spettacoli di tutti i generi. Occidentale, tossicomane.

martedì 4 gennaio 2011

Per lui era giusto inseguire un senso nascosto in tutte le cose che avvengono, soprattutto credere in lunghe catene di consequenzialità e di replica che si prolunghino oltre la nostra esistenza. Io non l’avevo mai creduto.