mercoledì 28 luglio 2010

Solo freddo attende


solo freddo attende
Caina
queste albe deserte in cui
almeno bambini avremmo potuto
infagottati di verde
correre incontro
a giganteschi cani
riparati dal sole
ancora per un po’
persi
sotto la pioggia

oggi invece
che un autunno morde alle mani
senza far cenno
neanche un poco
di lasciare la presa
i bambini
solo oggi
si affacciano ai vetri

appannati
schiacciano i piccoli nasi
sulle finestre
dietro i balconi
insinuano
sguardi taglienti
sotto le imposte
tendono le orecchie
sincere

sicuri
in attesa
che lo schianto si faccia
rovente di troppi anni passati tremando
sull’orlo dell’inverno
sulla soglia di un altro dayafter
sui cofani delle auto in fiamme
nel fiato corto di troppe corse
e palpitazioni e
adrenalina in circolo paura terrore
in fin di vita
ai bordi della strada di casa
con troppo alcool in testa e colla e vernici e

sulle mani tese
di un altro affamato
un pallido novembre segna
‘fuoco alle polveri’
di qualcosa che un giorno
avremmo potuto

ecco
tutto questo
già muore

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